8 gen 2013

Una settimana da Bigfoot

Con la Befana si conclude la nostra splendida settimana bianca.
Era da un po' che l'idea di una vacanza così ci rimbalzava tra le meningi, noi amanti del mare, non disdegnamo certo qualche giornata passata sulla neve.
Troviamo, non senza difficoltà, un alloggio che condividiamo con altre due coppie e rispettivi pupetti, scoprendo una volta arrivati a destinazione, essere in posizione strategica per la vicinanza alle piste da sci e per il panorama che si gode dal suo balcone.
Non rivelerò nemmeno sotto tortura il nome della famiglia che ci ha ospitato, deve rimanere segreto ai più!!!! Buahahaha ahahah (risata malefica)!!! 

Destinazione Sesto, Alta Pusteria, luogo incantevole e incantato, ricco di scorci suggestivi, ci ha stupito per i suoi bellissimi paesaggi e per la comodità nel raggiungere gli impianti di risalita.
La convivenza è serena e trascorre piacevolmente tra tisane e biscotti, chiacchere e partite all'interminabile Monopoli (scopro di essere un ottimo businessman sbaragliando gli avversari).


Domenica mattina, prima giornata di sci, partiamo in quattro per conquistare la Montagna (alla fine sarà Lei ad avere la meglio). Bompa, il Montanaro, l'esperto del gruppo, sciatore, scalatore, arrampicatore, affronta le discese con tecnica impeccabile finchè un buco nero lo risucchia e lo risputa giù per una discesa infinita, facendolo scivolare in un abisso ghiacciato che mette a dura prova il suo fisico e la sua mente.
Baro, l'uomo che attraverso un vortice spaziotemporale arriva direttamente dagli anni ottanta, con le sue mise un po' improbabili afferma di non ricordarsi nulla della discesa con gli sci, si riscopre invece ottimo sciatore, ma manca di tenuta fisica che lo porterà a soffrire di crampi anche ai muscoli mascellari. Lisa, unica donna del gruppo, riesce ad ammazzarsi alla prima salita in skilift ingurgitando chili di neve durante le sue innumerevoli cadute. Infine io, l'unico uomo del pianeta che scia senza avere la minima idea di come si faccia. Non essendo capace di mettere in pratica il famoso "spazzaneve", riesco a affrontare piste di media difficoltà per poi accopparmi su piste ben più semplici ma dove è necessario utilizzare questa antica tecnica di discesa.
Domenica sera in appartamento: due feriti lievi, un quasi disperso su una pista nera, uno sulle ginocchia in preda a dolori allucinanti agli arti inferiori.
La giornata successiva la trascorriamo in maniera meno intensa, passeggiata tranquilla tutti assieme al Lago di Braeis completamente ghiacciato. 
Lauto pasto al ristorante che si affaccia direttamente sulle sponde del lago e veloce passeggiata sul manto ghiacciato. E non ricordatelo a Marzia, non ha ancora superato lo shock del rumore del ghiaccio sotto i nostri piedi!!! 


Decidiamo io e Lisa di tentare anche con lo sci di fondo, famosa pratica sadomasochista, che ci da però l'opportunita di godere appieno della bellezza di questi luoghi. Tanta fatica, ma anche tanta soddisfazione dopo dieci chilometri di natura innevata.
Non ci crederete, nel pomeriggio abbiamo convinto anche Marzia a provare, ma diciamocela tutta, con scarsi risultati.

Altre giornate si susseguono tra piste, ruzzoloni e cibo in quantità in rifugi diversi raggiunti con brevi passeggiate (che diventano la scusa per ingurgitare di tutto!!!). Discese con il bob che Isa affronta con coraggio inaspettato, così divertita che deciderà nei giorni seguenti di confrontarsi, in coppia con Baro, con una discesa in slittino ben più ardua (hanno quasi accoppatto una poveretta che per non essere travolta si è lanciata fuori dalla pista).
 


Ultimo giorno, pare tratto da un film, Un Sabato da Leoni, deviazione per la Valle Aurina dove decidiamo di affrontare la pista da slittino di Klausberg che farebbe tremare le ginocchia anche a Gustav Thöni.
5,5 chilometri di discesa infernale, neve battuta e tornanti impegantivi, si raggiungono velocità in discesa veramente folli. Per molti, ma non per tutti!!!


 





Vivi, stanchi, un poco tristi ma al tempo stesso felici per la settimana trascora, riprendiamo la via di casa con la speranza che questa esperienza abbia dato ad ognuno di noi qualcosa in più, di nuovo e di buono.

Grazie a tutti e alla prossima neve!!


3 commenti:

  1. Grazie :)
    A leggerti mi sono divertita così tanto che mi sono commossa!!!!!!!

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  2. Tutto bello e molto simaptico, a parte la definizione del "Bompa esperto montanaro" che in realtà si è sciolto come neve al sole...

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  3. Tutto bello a parte il "Bompa montanaro"... doveva fare il capo cordata, ma si è sciolto come neve al sole... bhuuuuuuu

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